Il Parco Preistorico nacque dalla decisione di Erardo Ghironi, un artista del circo non più giovanissimo, di ritirarsi dalla vita di tournée. Il luogo prescelto per «fermarsi», come si dice in gergo, fu la cittadina di Peccioli dove, con il consiglio di alcuni parenti, l’artista comprò due ettari di vigneto e vi costruì una casa, per sé e per i due figli.
Col desiderio di cercare o, perché no, «inventare» un lavoro simile a quello dello spettacolo itinerante, faticosissimo ma gratificante e soprattutto ben conosciuto, i due fratelli si accorsero che quella loro terra era piena di conchiglie, di strane impronte, di resti fossili: segni concreti di un’evoluzione della natura dalla preistoria ad oggi che proprio lì, anche sulla loro vigna, aveva lasciato tracce così evidenti.
Da quel ritrovamento venne l’intuizione di mostrare al pubblico quei piccoli tesori del passato; l’idea poi prese corpo in altro modo: cambiata la vigna in pineta, venne attrezzato un itinerario tra alcune ricostruzioni di dinosauri che potesse coniugare la pertinenza scientifica e l’efficacia per la didattica con quel caratteristico stile evocativo, spettacolare e volto all’intrattenimento che è cifra distintiva dell’attività circense.
I due fratelli, Guido e Paolo Ghironi, decisero di investire su questa intuizione e nel giro di pochi mesi avevano già costruito i primi cinque animali preistorici. Era il 1976: nasceva il Parco Preistorico di Peccioli, tredici anni prima del libro Jurassic Park di Crichton e sedici prima dell’omonimo film di Spielberg.
Negli anni, i due fratelli hanno affinato la loro tecnica per la costruzione dei modelli e oggi il Parco conta ventidue ricostruzioni, compreso un simpatico vulcano che erutta palline colorate e la riproduzione in scala naturale di un brachiosauro del giurassico superiore, il dinosauro più grande attualmente ricostruito in Europa. Dopo più di due anni di chiusura, dall’estate del 2018, il Parco Preistorico riapre i suoi cancelli nella primavera del 2019, rinnovato nello stile e nei servizi.
Dopo più di due anni di chiusura, dall’estate del 2018, il Parco Preistorico riapre i suoi cancelli nella primavera del 2019, rinnovato nello stile e nei servizi.